AWAY FROM HOME

E così al mio arrivo c’era troppa luce, credetemi troppa, rimbalzata su case bianche fatiscenti, credetemi, troppo. A una rotonda un tale mi taglia la strada infilandosi nell’imbuto trafficato della corsia poco oltre, ma io non do a vedere la mia perplessità; solo un folle lo farebbe dopo aver letto dell’accoltellamento per una mancata precedenza … Continua a leggere AWAY FROM HOME

CITARE NIETZSCHE SENZA SAPERNE UN GRANCHÈ

Lo scorrer del tempo offusca le unità di cui son composte le misure, decifrar se stessi e comprender a fondo che il lento sovrapporsi delle stagioni ti ha reso differente, maturo, sin anche vecchio in relazione a certi ambienti, divien di non facil acquisizione. Non forse i tuoi occhi vedon attorno a lor lo stesso … Continua a leggere CITARE NIETZSCHE SENZA SAPERNE UN GRANCHÈ

DISORDINE CICLICO

Disordinato nei pensieri, il tempo mi scavalca, resto indietro, accuso il colpo, il cielo si oscura. Lunedi, una metro milanese, mi dileguo dalla folla, lo faccio addentrandomi nelle pagine di un libro di Terzani, che col suo genio intellettuale aggiunge ceppi di interrogativi alla mia foresta di dubbi con l'effetto inatteso di regalarmi quietezza anzichè … Continua a leggere DISORDINE CICLICO

READ IT, PAGLIACCIO

Scruto la mia stessa specie come ne fossi osservatore esterno, consapevole di farne parte, di esserne in grande percentuale compatibile, riservandomi una qualche unità percentuale di consolante distacco, con cui cerco di avversare la sconsolante deriva spirituale che l'ha contagiata. Sento voci tutto intorno, in autobus, in treno, in metropolitana, in tv, nei giornali, in radio, … Continua a leggere READ IT, PAGLIACCIO

ASSIEME SI EVINCE

Sono solo pensieri evasi, frasi, qualcosa di cui parlare, che par ilare, che lo leggi e stai bene, apre la mente, lamenta lamenti la mente - molto spesso, come un muro portante, muro importante per la propria casa, per la propria proprietà privata, per la propria età privata, privata dal tempo che si accatasta su … Continua a leggere ASSIEME SI EVINCE

UN ABBRACCIO AI SONDAGGISTI

Non capisco un sacco di cose io, ma evidentemente neanche chi ne dovrebbe sapere, e allora succede che passa a sorpresa la Brexit, che se passa l'Europa affonda, dicevano, e poi invece no. E a seguire vince Trump (un abbraccio ai sondaggisti) che se vince il mondo crollerà, dicevano, wall street impazzirà, aggiungevano, e poi … Continua a leggere UN ABBRACCIO AI SONDAGGISTI

IMAGINE (lost in New York)

E niente, ero lì allo Strawberry Fields, a Central Park, a pochi passi da dove l'esistenza di John Lennon cessò bruscamente la sua appartenenza a questo mondo per colpa di un disadattato che un bel giorno decise di omicidiarlo con qualche bossolo della sua calibro nove. Non so se fosse davvero una calibro nove, ma … Continua a leggere IMAGINE (lost in New York)

IL TEMPO E’ UNA COSTANTE VARIABILE

Ribloggo un articolo di un paio di anni fa, per tre motivi; 1. perché non ho mai ribloggato niente e voglio provare. 2. perché l’ho riletto e ha senso. 3. perché mi sta sulle palle che quelli vecchi non se li legge nessuno. 4. ho detto che i motivi erano tre, quindi a posto così

RESTOVAGHISSIMO

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Un’ora dura sempre sessanta minuti, un minuto sessanta secondi, un secondo cento centesimi e così via.. il tempo è una costante. Eppure più si cresce e più il tempo pare passare più velocemente, questa è la mia sensazione, largamente condivisa da diversi conoscenti.

In merito ho una teoria banale che vorrei condividere con voi lettori di questo vaghissimo blog. Quando l’ho convertita da ‘intuizione astratta’ a ‘nero su bianco’, l’ho subito trovata geniale. Non appena valutavo se fosse o meno realmente geniale, ecco che l’ho declassata a banalità logica che forse già tutti sapevano e mancavo solo io. Non so, sono confuso.

Che poi mi sono sempre chiesto una cosa: inventare o scoprire qualcosa da sé e venire poi a conoscenza che questa esisteva già, è un po’ da scemi? Secondo me no, però.. Non so, sono confuso.

Ho una teoria dicevo, che si…

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LETTERA IN STAMPATELLO ALLA VOLKSWAGEN

  Il caso Volkswagen per uno che ha una golf, e che è sempre stato felice di avere una golf, è uno schiaffo - pieno di cacca - in faccia. Mi sento tradito. E con tradito, intendo tra dito indice e dito anulare: dito medio. Fanculo. Che vi adoperaste sul mercato dell'elettrico ora, per farvi … Continua a leggere LETTERA IN STAMPATELLO ALLA VOLKSWAGEN