Il 18 Luglio è data nefasta. Sono oggi Ventisette anni da quel giorno terribile, e oggi come allora mi chiedo quale senso abbia avuto ciò che accadde. Eppur la verità a cui sono giunto, è che voler trovare un senso all’esistenza significa affrontare la questione da una prospettiva profondamente sbagliata. La Vità è già di … Continua a leggere LA VITA È
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PILLOLE METROPOLITANE
Solito treno, solito ritardino, non eccessivo ma perfetto per farmi sfuggire di un niente la successiva coincidenza. Talmente al limite da indurmi a credere di potercela fare e servirmi così dell'ormai collaudata modalità "passo meneghino" un genere di passo svelto, frenetico, ben lontano dalla mia natura che invece è notoriamente lenta e svagata. Col risultato … Continua a leggere PILLOLE METROPOLITANE
DISORDINE CICLICO
Disordinato nei pensieri, il tempo mi scavalca, resto indietro, accuso il colpo, il cielo si oscura. Lunedi, una metro milanese, mi dileguo dalla folla, lo faccio addentrandomi nelle pagine di un libro di Terzani, che col suo genio intellettuale aggiunge ceppi di interrogativi alla mia foresta di dubbi con l'effetto inatteso di regalarmi quietezza anzichè … Continua a leggere DISORDINE CICLICO
ASSIEME SI EVINCE
Sono solo pensieri evasi, frasi, qualcosa di cui parlare, che par ilare, che lo leggi e stai bene, apre la mente, lamenta lamenti la mente - molto spesso, come un muro portante, muro importante per la propria casa, per la propria proprietà privata, per la propria età privata, privata dal tempo che si accatasta su … Continua a leggere ASSIEME SI EVINCE
QUASI QUASI RISCRIVO
Non ricordo, forse un distaccamento voluto, sicuramente non sofferto, smettere di scrivere per un po', per lasciare tempo al pensiero, che scrive a suo modo lui, su fogli di nebbia ove l'inchiostro non s'attacca, eppur non tutto si disperde, qualcosa rimane fluttuante in quelle nubi, che serve un temporale per scaricarsi in parole che restano, … Continua a leggere QUASI QUASI RISCRIVO
UNA BIRRA DI TROPPO
È solo la terza birra, non vi preoccupate. L'effetto è quello prorompente di una rossa intensa, sette gradi portati bene, che gliene davi al massimo sei. Finalmente la realtà assume una dimensione congeniale, in cui tutto il quadro diviene comprensibile e le sue imperfezioni - prima inaccettabili - nulla più che eventualità marginali, statisticamente sopportabili. A … Continua a leggere UNA BIRRA DI TROPPO
COSA VUOI FARE DA GRANDE? #2
- PARTE SECONDA: Una Passione - Domande facili, difficili risposte - dicevo. Lasciamo stare tutta la questione del cervello, che poi si va fuori tema, tipo il mio tema della maturità, di cui non parlerò per un motivo semplice; parlarne ora sarebbe fuori tema. Eppure è proprio dalle scuole che nasce la questione, forse per … Continua a leggere COSA VUOI FARE DA GRANDE? #2
COSA VUOI FARE DA GRANDE? #1
- PARTE PRIMA: TILT - Domande facili, difficili risposte. È curioso come il tempo passi e questa domanda resti ancora intatta, ad anni trentuno. E mezzo. Passati. Il "me infante" non avrebbe mai pensato che il me trentenne avesse ancora tali e tanti dubbiosità sulla sua strada futura. Vero è anche che quello stesso "me" … Continua a leggere COSA VUOI FARE DA GRANDE? #1
IL FASCINO DELLA NOTTE
Son le 2.41 e sto andando a dormire, con la sensazione di aver scritto un gran bel pezzo. Domani lo rileggerò e deciderò se pubblicarlo o no, che a volte al mattino è tutto diverso. Perchè la notte ha un fascino tutto suo, i suoi tempi, i suoi silenzi. La notte è introspettiva. Nella notte … Continua a leggere IL FASCINO DELLA NOTTE
MO’BBASTA
Sono in questa casa da sette mesi esatti, e non vorrei sbagliarmi ma almeno da sei mesi possiedo quest'orologio a parete, e comunque anche se dovessi errare a voi che importerebbe?. L'ho cancellato, era superfluo. Ma voi però, perché vi ostinate a leggere cose barrate? Mah.. perché vien da leggerle, risponderei io. Giusto. Che poi … Continua a leggere MO’BBASTA