Ho trentacinque anni, oggi, 12 agosto. O come amo chiamarlo io, 43 luglio. Trentacinque come gli anni di Cristo dopo due anni che sedeva alla destra del padre. Fermo. Alla destra. Ad oggi sono 1985 anni che è sigillato lì. Discutibile.
Tutto iniziò con gli zero anni nel 1983; nessuno allora mi fece gli auguri. Immagino si complimentassero coi miei genitori, come è giusto che fosse e come sarebbe giusto che fosse tuttora – io sostengo – ad ogni anniversario. Invece poi, anno dopo anno, quel giorno agostiano, è divenuto fonte di interesse per tutte le mie conoscenze che sgomitano per dirmi Auguri, buon compleanno! “Grazie grazie” – rispondo io. Grazie del pensiero. Meriti non ne sento, ma grazie. Il merito è sempre stato dei miei. Mai come ora mi è chiaro: devo assolutamente fare un regalo ai miei per il mio compleanno d’ora in poi, avrebbe molto più senso del contrario se ci pensi bene.
Il mio amico Afi come di consueto è stato il primo a farmi gli auguri, con le consuete 24 ore di anticipo. Ogni anno, in onesta buonafede, sbaglia di un giorno. È semplicemente meraviglioso. I suoi ho imparato a prenderli come un plauso finale all’anno che va terminando, che anche questo avrebbe più senso. “Bravo per i tuoi 34 anni Dane, hai fatto un ottimo lavoro”.
Buon compleanno a me dunque, e che questi anni trentacinque siano lo slancio del mio secondo tempo, reinventarsi dopo un primo tempo vincente, ripartire dalla base e piano piano risalire, in cerca di nuovi interessi, nuovi ruoli, nuove vittorie.. lo sport che mi ha coccolato fino qui è destinato presto a lasciar spazio ad altro, un casale in collina magari, no? Lo dicono tutti che sarebbe bello andare a vivere in collina, e poi nessuno lo fa. E invece io, noi, lo stiamo rendendo reale. Una nuova realtà da plasmare, da adibire a nuova vita, nelle colline delle Marche in mezzo al niente, solo colline, campi, un orto, un B&B con angolo Bike Hotel e altre seicento idee che poi vediamo come metterle in pratica.. vi faccio sapere, giuro.
Un progetto pieno di incognite, pieno di dubbi, che ti pone mille perplessità accostate a mille motivi e mille motivazioni.. una visione.
Che siano questi anni trentacinque una solida base per costruire tutto questo.
Cambiare tutto perché tutto resti uguale.
Andrà bene? Andrà male?
Questo ora, credetemi, è totalmente irrilevante. Ciak, si gira.
Tanti auguri a me.