QUELLA VOLTA LÌ, A PIACENZA

Uno scialbo 0-0. E fu così che la nostra chances, l’ennesima, di dare una svolta alla stagione, svanì. Al triplice fischio rimasi seduto per qualche attimo in panchina provando una qual certa tristezza guardandomi intorno e realizzando l’intero contesto; la prestazione incolore, la pandemia, lo stadio vuoto, il cielo grigio, la classifica a dir poco … Continua a leggere QUELLA VOLTA LÌ, A PIACENZA

AMLETICO

"Ove giace quell'artista che fui e più non sono? Che n'è stato di quella leggerezza, di quel fervore con cui sgorgavan fresche - come acque di montano ruscello - le ironiche, sagge e illuminanti creazioni? Essere stato, e non-più essere, questo è il dilemma. Se sia più nobile nella mente soffrire colpi di fionda e … Continua a leggere AMLETICO

INELUTTABILE CAOS

Era da poco passata la mezzanotte. Giusto il tempo di stappare un Ferrari per brindare all'arrivo del nuovo anno (o come la vedo io - nostalgico - ringraziare il vecchio che se ne va), stringersi in un abbraccio per augurarsi l'un l'altro felicità, ammirando dal giardino della casa posta in cima a una delle morbide … Continua a leggere INELUTTABILE CAOS

DIECI GIORNI DI NETFLIX

Era un tiepido lunedi d'ottobre, era l'anno 2020, il bisestile pandemico anno che ha portato alla ribalta termini desueti, quasi dimenticati, tipo 'congiunti', inutili nella vita di tutti i giorni; ma la vita di tutti i giorni, quell'anno, era cambiata. Era un tiepido lunedì di ottobre - dicevo. Abitavo in una cascina poco fuori milano, … Continua a leggere DIECI GIORNI DI NETFLIX

AISHA

L'argomento del momento è lei, Silvia Romano, capace di oscurare per un attimo sta cosa del virus coronato, incoronato forse dai cinesi in laboratorio, o forse nei raccapriccianti mercati di animali che la (pur rispettabile) cultura asiatica annovera tra le sue principali cazzate, le quali - in nome della tradizione - ogni qualche annetto fanno … Continua a leggere AISHA

ISO-LAMENTO

La storia delle mie ultime quattro settimane non è affatto interessante. Credetemi, neanche un po’. Eppure sono state giornate liete, lontane da contagi e condivise con la mia compagna con cui condivido un appartamento di quaranta metri quadri, forse meno, in cui non prende il telefono, ma che annovera un gradevolissimo terrazzino (raggiungibile soltanto attraversando … Continua a leggere ISO-LAMENTO

CHE POI IL VIRUS …

Cronaca di un giorno di marzo. Marzo di quel fatidico duemilaventi, periodo in cui alcuni termini desueti come "assembramenti" e "contingentamenti" ritornarono ad antico splendore e l'amuchina fu introvabile al pari del gronchi rosa o per chi se la ricorda, la torre di pisa nelle schede telefoniche; leggendaria. Contingentate furono le entrate ai supermercati, pochi … Continua a leggere CHE POI IL VIRUS …

IN CORONAVIRTUS

Lunedi 9 Marzo 2020. Poche ore dopo il decreto zona rossa "State a casa" Seduto in questo treno semivuoto, in viaggio verso il lavoro, mi sento colpevole di una qualche sorta di malefatta. Incrocio fugacemente lo sguardo con un altro raro passeggero; quell’intenso e infinitesimo attimo contiene un poema. Con lo stesso denudato pudore torniamo … Continua a leggere IN CORONAVIRTUS

TRENO MERCI – Sembrava mestizia..

" In principio eravamo semplici, energici, liberi, spensierati e leggeri. Crescendo, alla nostra potente locomotiva è stato dato un indirizzo culturale, dei binari, e qualche vagone che abbiamo accolto come naturale evoluzione. L'educazione, l'ambiente sociale, geografico, politico: tutto questo aggiunge a suo modo un nuovo carico che accettiamo e come tale accatastiamo lì, confusamente dentro … Continua a leggere TRENO MERCI – Sembrava mestizia..

SEMBREREBBE UN PEZZO DI PURA MESTIZIA

Guardandomi allo specchio realizzo di esser brutto. Finalmente. Era ora che arrivassi a formulare questa verità, sopita e latente, sempre rimandata, evitata, censurata: mai definitivamente espressa. Ed ora eccola qua, in tutto il suo non spendore; sono brutto. Che peccato. Mi spiace non tanto per me, quanto per i miei amici, per la mia ragazza, … Continua a leggere SEMBREREBBE UN PEZZO DI PURA MESTIZIA