Le 6e36 del mattino. Svegliato perchè – dice lei – stavo russando, che a me lì per lì sembra strano, e glielo faccio notare che non mi risulta, ma lei insiste; russavo. C’era da fidarsi, eppur sotto sotto rimanevo scettico.
Provo a riprendere il mio sognare, che mi interessava proseguire perché c’era della gente che ci stava aspettando… e ahimè aspetterà per sempre sospesa in quella realtà fittizia, perché per quanto mi sforzi il sogno non riparte. Per qualche strana ragione un po’ mi dispiace per loro.
Ma loro chi? La gente frutto della tua onirica immaginazione?
Si si, loro.
Del resto come si può riprendere il filo di una storia finta, frutto d’una mente intorpidita da simil senile demenza – il sonno – che proietta plausibile realtà, fusa con buchi spazio/temporali grossolani? E come fanno questi ultimi a passare inosservati? Possibile che non si riescano a smascherare i sogni intanto che accadono? A me è accaduto davvero di rado. Il più delle volte accetto tutte le incongruenze del caso, e nei primi istanti del risveglio ne rimango persino persuaso.
Come la storia del russare: mi pareva impossibile. C’era della gente che ci stava aspettando. Qualcuno se ne sarebbe accorto che russavo, e me lo avrebbe fatto notare. Senza bisogno di svegliarmi.
Blateri?
Blatero.
Le 6e42 arrivano in fretta e con esse l’intuizione che per una volta potrei mollare il piumone con largo anticipo rispetto al solito e andare a fare quell’esame sierologico che da giorni mi dico di voler fare per scoprire se quell’influenzina di un mese fa, che ha palesato ogni singolo sintomo della variante Omicron, sia stata in effetti la variante Omicron. Perché se così fosse e se fosse certificato che sono possessore di anticorpi-covid in quantità, immagino che la scienza si premuri a sancire l’inutilità della terza dose che di qui a poco mi tocca fare. No?
Mi aspetto di ricevere una chiamata urgente del ministro Roberto Speranza in persona per assicurarsi che non proceda a inocularmi, perché non vi è più ragione alcuna, che la mia dose può servire per i meno fortunati.
Farmela iniettare lo stesso sarebbe un po’ come voler riempire il serbatoio di un auto col doppio del carburante, convinto di poter percorrere il doppio dei chilometri.
Peraltro sotto lo sguardo incredulo del benzinaio a cui stai allagando la stazione di servizio. Una situazione Kafkiana.
Ché io rientro in quella cerchia di persone che per il vaccino sono in prima linea se necessario per me, o se lo fosse almeno per la comunità, altrimenti semplicemente non lo farei.
Sierologico dunque, e i referti parlano chiaro. Ho un valore di oltre 250 a fronte di una soglia minima di positività fissata a 30. Anticorpi Covid presentissimi. Ho l’evidenza scientifica che mi serviva. La terza dose è inutile.
Ma il ministro Roberto Speranza non chiama.
Scopro anzi che per ragioni più complesse i protocolli prevedono lo stesso l’inoculazione. Voglio essere specifico: questo accade perchè non è detto che gli anticorpi bla bla bla. Chiaro, no? Non tanto.
Ma a fronte di quelle “ragioni più complesse” mi fermo e mi affido, soldatino, alla scienza.
Ora però, andando a riguardare molto attentamente l’immagine di quel povero benzinaio incredulo e amareggiato, se lo guardo bene bene, il benzinaio, facendo uno zoom mirato su di lui, sul benzinaio, con le due dita che allargano lo schermo; lo scopro avere la mia faccia.
Quel benzinaio son io. Mi stanno allagando la stazione di servizio.
Non è mia intenzione screditare la complessità di tutta questa storiaccia pandemica, anzi ne sottolineo la portata.
Andrò a vaccinarmi i primi di marzo.
Anche se ho già avuto il covid.
Anche se ho già fatto la doppia vaccinazione.
Anche se ho anticorpi covid in quantità.
Anche se sono un sano under 40 ovvero un soggetto a rischio tendente allo zero.
Anche se i dati delle ultime settimane sanciscono la fine dell’emergenza, almeno fino a settembre. Settembre che curiosamente è distante sei mesi dalla mia terza dose la quale, quindi, sarebbe un colpo a salve sotto ogni punto di vista.
– Ma allora che cazzo la fai a fare sta punturella?
Ma non lo so. Diciamo pure che nel dubbio io mi fido di chi ci governa. In secondo luogo poi scelgo la libertà di girovagare per bar e ristoranti senza dovermi nascondere o giustificare con chicchessia. E poi ho il concerto di Brunori Sas e FooFighters nei prossimi mesi.
– Ma che ci azzecca Brunori Sas coi FooFighters?
L’arte e il genio hanno mille forme… Ma poi scusa, chi sei tu che continui a chiedere cose in corsivo?
– Sono l’uomo medio della strada, quello che questiona su ogni cosa.
Ah ecco. Mi entri nella testa con ste domande quasi fossi un personaggio frutto di una simil senile demenza, che proietta plausibile realtà fusa con buchi spazio/tempor…
Ehi aspetta un momento:
per caso, sto russando?