IO MORIRÒ

 

23e59.. anche oggi è andato, e non sono morto. Buona.

Diceva un tale che la vita è un continuo spostamento da un luogo a un altro cercando di non farsi eccessivamente male e poi comunque a un certo punto, più o meno meritatamente, muori. E a parte un singolo caso del 33 d.C, nessuno è mai guarito dalla morte terrena. Ed anche in quel caso a voler ben vedere, non è che sia tornato a vivere coi suoi compagni terreni, bensì (aiutato dal copione che lo vedeva essere figlio di Dio) è salito al Cielo e siede alla destra del Padre. Dicono. Gli esperti.

Mi piace ironizzare, dissacrare, alleggerire, sdrammatizzare, è così, mi fa stare bene. Però poi il pensiero nichilista ritorna prepotente e si impone, ti colpisce dritto in faccia, e ti mostra tutta la cruda e fragile realtà a cui appartieni, che tu hai addobbato e arredato per renderla più abitabile – giustamente – consapevole altresì che anche se gli metti il parquet e una bella lampada e un tappeto, una fogna resterà sempre una dannata fogna.

Ed è così che accade. All’improvviso riemerge la vocina subdola de “La consapevolezza insabbiata,” (che nella mia testa ha le fattezze di ‘campanellino’ di Peter Pan) che ti si accosta all’orecchio e ti sussurraContinua pure a fare quello che fai, scrivi, suona, gioca, incazzati, urla, salta, spacca, impara, spendi, fai pure, continua; tanto tra un po’ muori
Sta stronza. Dall’alto della sua non esistenza e quindi immunità alla morte, fa la gradassa.

Io morirò. Ma ci pensi..? Cioè, io, IO devo morire? Si. Muoio.

Che amarezza. Argomento che affrontiamo tutti, ne hanno già scritto e si sono tormentati fior di poeti e filosofi in passato, ma a me di questo importa meno di un cubano dagli Usa durante l’embargo (finezza), non mi candido a genio del nostro tempo capitemi, cercate di capire se tutto ciò che è scontato a un certo punto lo osservi da vicino ed è come una nuova rivelazione.
Non vi stupisce forse che il cuore che batte nel nostro petto non abbia bisogno di essere ricaricato mai? A me si. Esso funziona, punto. Sospinto da cosa? Nessuno ne parla. È pazzesco. Siamo wireless, da sempre.
Ho sempre avuto il sospetto che se mi focalizzassi sul mio cuore, pensando di farlo cessare di battere, potrei riuscirci. E per questo motivo non l’ho mai fatto veramente. Vale la pena scoprire di avere ragione su un argomento del genere? Pensa che morte da idiota sarebbe.

“La vita è un film con lo spoiler. Alla fine muori. 

Ma vale la pena girarne ogni scena”

.. diceva quel gran genio di Aldmond Hughes, indimenticato regista britannico del secolo scorso.

È la fragilità di questo giochino a renderlo speciale, la prospettiva della morte dona grandezza alla vita, e non importa se ci saranno giorni bui, non importa neanche se non esista alcun Aldmond Hughes, che me lo sono inventato di sana pianta, il punto è che possediamo molto più di quanto strettamente necessario per fare qualcosa di buono della nostra esistenza, impiegare bene il tempo, smettendo di lamentarci per inezie, smettendo di voler conquistare cose materiali, smettendo di voler imporre questioni spirituali ridicole, in nome delle quali farci stupide guerre ideologiche.

Oppure continuare a farle, tanto poi si muore” direbbe quella cazzo di Campanellino Trilli, diseducativa, subdola e ottusa sostenitrice del pessimismo cosmico.

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