Quel senso di vaghezza, che hai la sensazione di leggere delle cose sensate ma stringi stringi non si capisce un granché, come in un quadro cubista, che trasmette cose senza bene sapere cosa, si vedono figure, mezze si e mezze mica tanto e poi c’è qualcuno che te le spiega e allora tu ti fidi, ti affidi anzi, e sei tutto contento poi dopo, perché quel tale li che si intende di cose di quadri te lo ha spiegato perché quel quadro li è oggettivamente bello, che tu non te ne eri mica accorto all’inizio, che stupido, ti sembrava solo una forma d’arte confusa tra le tante e invece arriva lui a mettere ordine alla confusione, e ti dice che è un picasso e Picasso ne ha fatti tanti di picasso. Un picasso se è di Picasso vale un sacco, se invece è tipo un picasso ma non è di Picasso è un po’ più una merda anche se a te sembra un po’ più bello, ma l’esperto ha parlato chiaro e non ti va di contraddirlo anche se in cuor tuo quel picasso non di Picasso a te sembra onestamente migliore, e se lo fai presente poi si arriva a quella infelice situazione in cui lui ti guarda come se fosse Piero Angela – lui – e Antonio Cassano – tu – che allora vorresti porre rimedio, arrivare ad essere almeno chessò un Fabrizio Frizzi, ma ormai è tardi e dopo averti sminuito con secondi di eloquente silenzio, va a chiudere con un latinismo sommario che non lascia spazio a repliche del tipo “De gustibus..” che a me, si sappia, è un latinismo che non è mai piaciuto.
SI MA.. STRINGI STRINGI?
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Pubblicato da iDane37
Scrivere è la mia terza passione. Le altre due non me le ricordo, quando scrivo.. Mostra tutti gli articoli di iDane37
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