Dialoghi con la mia parte garantista filo governativa
Sono andato a farmi obliterare l’altro giorno, ponendo fine a quell’appiccicosa sensazione di essere guardato un po’ storto dai SI-Vax e con favore da quei cocciuti dei NO-Vax.
Giusto per mettere in chiaro la mia posizione a riguardo, io sono un Boh-Vax. Non vedo complotti globali pre-meditati dietro i vaccini, ma certo non morivo dalla voglia di farmi inoculare liquido contenente miscuglio di cose che si spargono nel corpo e all’occorrenza si sanno organizzare per mettere bastoncini tra le ruote alla severa avanzata del virus.
“Perché dovrei farmi inoculare cose incerte per combattere cose che ho già combattuto con brillante profitto?” Era esattamente questo ciò su cui mi interrogavo mentre consegnavo la modulistica preventivamente compilata necessaria ad accedere all’hub vaccinale, mettendo in moto un dialogo interno con la mia coscienza garantista e filo governativa, la quale non faceva attendere la sua pronta risposta in grassetto.
Domanda lecita, ma vaccinati! La comunità è più sicura se ci si vaccina tutti.
“Si, giusto. Facciamolo per la comunità. Immunizziamoci così almeno siamo sicuri che non possiamo più contagiarci e contagiare.
No aspetta, non è che non ti contagi. Puoi contagiarti, e puoi contagiare.. ma con grandiosa probabilità non ti ospedalizzi grave.
“Ah, posso comunque contagiare gli altri? Ma gli altri chi, se tutti gli anziani e i cagionevoli sono vaccinati?
Non sono vaccinati tutti gli anziani e quelli che tu definisci “cagionevoli”.
Ah no? E non basterebbe vaccinare loro?
Gli esperti dicono che non basterebbe, ma non chiedermi il perchè; qui il filo logico si spezza.
Ma per quale motivo non dovrebbero vaccinarsi le persone a rischio?
Molti sono semplicemente disinformati, vedi le Marche dove abitiamo ora.. sono persone che vivono in campagna, in spazi poco densamente abitati e non percepiscono l’esigenza di farsi iniettare qualcosa di vagamente innaturale. Altri sono come te, scettici e convinti di essere in gran salute, poi ci sono i No-vax, tizi convinti di avere canali di informazione incontaminati in cui si narrano soltanto verità. Cose tipo ‘grande reset’, cataste di morti entro due anni, mutazione genetica. Senza rendersi conto di essere vittima di ciò che essi stessi criticano, ovvero un’informazione tutta schierata da un’unica parte che non ammette contraddittorio. Infine gli immunodepressi, forse la parte più debole che non può vaccinarsi o non ha effetti dal vaccino.
“Vorrei tornare su un punto fondamentale: mi posso comunque contagiare anche io, ma non mi ospedalizzo grave? E quanti della mia età sarebbero stati ospedalizzati gravi, senza vaccino?”
Mah … sotto i quarant’anni si parla di una percentuale esigua. Lo “zero-virgola-zero…” del totale dei contagiati
“Sembrano rare, va detto. Molto rare. Di conseguenza, ricapitolando: dovrei inserirmi in corpo questo farmaco – che eviterei volentieri – per non ospedalizzarmi grave, ipotesi remota par di capire quanto quella di una comune influenza. E poi per quale altra ragione? Per proteggere gli altri vaccinati no perchè… beh sono vaccinati! Quindi rimangono quelli non vaccinati, e nella fattispecie i soggetti a rischio e gli immunodepressi, che tuttavia saranno comunque a rischio visto che i vaccinati li possono contagiare. Insomma, ma ha senso tutto questo?”
Allora, mettiamola così; in mezzo a questo marasma generale nel quale chiunque dice la propria – tu compreso – e in mezzo a questo coacervo di “informazione ufficiale” e “controinformazione” nella quale numeri e verità vengono manipolati a proprio piacimento, è necessario prendere coscienza dell’unica certezza che abbiamo: NON PUÒ ESISTERE CERTEZZA.
Acquisito questo, ovvero scartata l’opzione di entrare in modalità No-vax, tocca scegliere tra due opzioni.
Opzione A. Diffidare di tutti, indistintamente, e gettarsi nella selva oscura della molteciplità delle informazioni, costruendosi una propria verità, come stai lecitamente facendo tu. Ma come detto non aspettarti di giungere a conclusioni definitive.
Opzione B. Fiducia e speranza nelle istituzioni.
In qualunque caso sarebbe sano prendere in considerazione l’idea che uno Stato individui una strada per portarci fuori da un’emergenza (che è globale) e la persegua comportandosi da cane pastore, cercando di condurre il gregge in salvo. E sarebbe altrettanto sano considerare che in questo percorso vi siano una certa quota di errori ed incongruenze, nonchè anche un certo rigore nell’invitare la massa a seguire le linee guida, perchè il concetto di libertà e libera scelta – di norma sacrosanto – in casi come questi porta solo a sparpagliamento e quindi inefficacia di azione.
Caspita bella la parola “Coacervo“. Mai usata in vita mia.
Ma.. di tutta la mia arringa sei rimasto colpito solo da “Coacervo“? Non hai niente da rispondere sul resto?
Dovresti conoscermi… sono figlio del mio tempo, tutto ciò che è più lungo di tre righe mi fa perdere attenzione. Però se ti può interessare nel frattempo mi hanno obliterato il braccio, la monetina non si è attaccata e ho passato indenne il temibile quarto d’ora di osservazione post puntura. E nei giorni seguenti niente febbre o eventi avversi. Non è poi così terribile questo vaccino.
Tutto è bene ciò che finisce bene. Ma vediamo tra un paio d’anni…
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Non c’è mai un lieto fine, insomma.