Accadono cose brutte. Cioè… ce ne sono di ben peggiori, lo so. Calma.
Ma un oggetto ammirabile come il mio Mac, che ho pagato un sacco perché lo volevo un sacco e con cui mi trovavo bene a scrivere cose – le cose che poi pubblico qui – mi ha abbandonato proprio ora, sul far della sera di un nuvoloso giovedì ventidue gennaio. Senza ragione, senza preavviso, senza che lo meritassi, dopo che fino alla mattina di un ‘allora piovoso ventidue gennaio‘ andava che era una meraviglia.
Solo silenzio all’accensione, nessuna immagine e nessun rumore. Inanimato l’ha definito Luigi, del centro assistenza Apple.
Già.. il centro assistenza Apple. Ecco; il centro assistenza Apple dovrebbe essere un tantino preso da esempio da ogni azienda, per qualità del servizio, preparazione e gentilezza.
Vero Wind, Tre, Tim e Vodafone del cazzo? Società con un servizio cliente scadente e votato a salvaguardare la non trasparenza. Sky non sentirti esclusa, anche tu non sei il massimo che si possa desiderare.
Io che prima ero in preda allo sconforto e ira perché non mi aspetto che prodotti così costosi possano incepparsi senza motivi, dopo averli sentiti (mi hanno chiamato loro immediatamente a seguito della mia richiesta di assistenza) provo un imprevedibile senso di gioia. Sono soddisfatto. Quasi emozionato da tanto garbo e competenza. Traspare una genuina fierezza per i propri prodotti, senza eguali.
Accolgo il malfunzionamento, può capitare. Nessuno è perfetto, lo accetto.
Non è uno spot alla Apple, a me non me ne viene in tasca nulla, ma è l’esatto modo di operare per risolvere i problemi. È classe.
E la classe non è acqua. La classe è frutta. La classe è una mela.
Bravo Jobs, ottimo lavoro.
RESTOVAGHISSIMO 