L’altro giorno nella piscinetta riabilitativa, c’era anche un bimbo. Faccio fatica a dare l’età ai bambini, ma quello li aveva proprio la faccia di uno che aveva 10 anni. Si, era un decenne secondo me. Ha fatto una cosa notevolmente stupida. Si è immerso e subito dopo è riemerso dall’acqua starnutendo ripetutamente. Tempo di ristabilirsi ha osservato fiero – “Ho provato a respirare sott’acqua.” Candido, genuino.. felice.
Ecco, io non so bene perché, ma quel suo errore marchiano mi ha donato qualcosa. Ci ho visto dentro entusiasmo, voglia di scoprire, mettersi in gioco, sbagliare ed ammettere di aver sbagliato. E quindi, boh, non lo so.. Ho pensato che crescendo lo perdiamo quello spirito lì, diventiamo meno curiosi, viviamo col freno a mano tirato perché ci pesano i giudizi degli altri, ci mettiamo meno in gioco per evitare di sbagliare e dare una cattiva impressione di noi. Più controllati. Meno spontanei.
Che poi magari è solo un decenne un po’ ritardato che continua a fare cazzate in giro – ho anche pensato… rovinando tutto.
Mentre i bambini sono curiosi, liberi da schemi, da giudizi e si lasciano sorprendere da ciò che li circonda noi adulti, proprio come scrivi bene tu, viviamo con il freno a mano tirato bloccando una parte dei nostri istinti, della nostra spensieratezza. Forse ragioniamo troppo riempiendoci di progetti che vogliamo a tutti i costi dominare e ci dimentichiamo di esplorare, di scoprire quei legami sotterranei tra noi e le cose.
L’ultima frase del tuo post, perdonami, non la condivido. Di fronte ad un bambino mi piace uscire da un ragionamento comune ed uniforme per tuffarmi con ampio spazio nella sua avventura, con la sua stessa fantasia, immaginazione, creatività provando a respirare sott’acqua ben sapendo che non sarà possibile ma vuoi mettere la soddisfazione di averlo capito dopo averlo sperimentato sulla propria pelle? 😉
Un abbraccio
Affy
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Purtroppo è la parte sciocca di me che tende a farsi spazio.. tanto che l’ho giustificata col titolo, quell’ultima frase dico. Per il resto è proprio così, crescere ci omologa, ci fa entrare in schemi che trasformano le strade in binari. E sai cosa mi fa incazzare davvero? Riconoscere il problema e nonostante ciò non riuscire a superarlo. Io voglio giocare ancora a nascondino, io amo il nascondino! Ma farebbe brutto vedere un 30enne appollaiato dietro un automobile; Forse. Sai che ti dico.. forse ci farò un pezzo su ste cose. un abbraccio, Dane
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