Nessuno deve permettersi di zittire un altro individuo che esprime una sua opinione, nessuno può. Libertà di parola, si chiama. Censura. Nessuno deve permettersi.
Però.. Se parlando dei nefasti attentati di Parigi, in mezzo a fondati (e spesso lacunosi) dissapori contro gli attentatori e la loro religione, su cui si può e si deve discutere, a un certo punto non si sa come, un tale che si pone come ‘possessore in taschino di mazzette di verità‘ con un geniale e insensato gancio passa a parlare di Cina, dicendo che..
“.. Ce li siamo tirati in casa e loro ci hanno copiato le cose, e hanno cominciato a farle uguali. Ed è per questo che poi i Prada, gli Armani e co. hanno trasferito lì l’azienda; perché almeno li controllano meglio e in cambio gli danno lavoro”.
Ecco, a fronte di questo imbarazzante impasto di bozze di discorsi già sentiti e riportati male, nel pensier mi rifugio, e prima di proferir parola – e vi assicuro, lo farò – una riflessione sorge spontanea:
Nessuno deve permettersi di zittire un altro individuo che esprime una sua opinione? Nessuno può? Libertà di parola, si chiama? Censura? Nessuno deve permettersi?
Chi si informa ha anche il dovere morale di fermare il fascismo dilagante di chi disinforma.
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