HO ME

Sono su questo pianeta da 389 mesi. E quattro giorni. Fate pure i calcoli, tenendo presente che oggi è il sedici gennaio del 2milasedici, anche se ancora per soli venti minuti.
Sto per compiere 400 mesi. Caspita.
Fuori fa un cazzo di freddo, e io sono a casa di JJ, la mia ragazza, da solo – che lei è fuori a cena. Sto ascoltando musica in modalità casuale da Spotify. Ho selezionato la playlist Melancholia che ho motivo di credere abbia a che fare con la Malinconia. Sono solo e solo vorrei restare. Vorrei una casa mia in verità, è in progetto. Non viviamo assieme nonostante i miei quasi 4cento mesi e i suoi quasi 360 mesi, per questioni lavorative distanti tra loro di non meno di 150 miglia. Fate pure i calcoli, tenendo presente che un miglio è circa un km e seicento metri.
Cosi ci vediamo poco e viviamo poco assieme, a casa sua. E se vi state chiedendo se la distanza ci pesa la risposta è IG. Il giusto.
A volte scherzando, ma anche un po’ no, le dico che il rapporto perfetto sarebbe vivere ognuno per se, vicini di casa, come in “Friends”. Indipendenza, perché l’essere umano è una entità distinta e il “noi” dovrebbe essere un “uno più uno, non un “due. Mantenere scomposta l’addizione, almeno finché un marmocchio non unisca. Inevitabilmente.
Il motivo per cui vorrei restar da solo stasera è perché son un po’ giu. Niente drammi, anzi sono in quel genere di stato emotivo che ha un nonsochè di affascinante, quel misto deluso/incazzato/nostalgico/determinato che nessuno si deve permettere di spaccarmi i maroni.
E nel caso di JJ, beh non avrei voglia di farla imbattere in questo mio mood, non saprei come conciliarlo col suo prevedibile rientro sorridente accompagnato da frasi amorevoli di cui, credetemi, non sento alcun bisogno, stasera.
Intrattabile. Asociale.
Atteggiamento che plausibilmente comporterà preoccupate domande da parte sua, quelle tipo “CoshaiSeiincazzatoconmeDevidirmiqualcosa?..” e conseguente sottile tensione di fondo condita di sospetti e proiezioni distorte di possibili realtà parallele. Con io – assieme alla mia non pazienza – che mi dovrei metter lì a fornire convincenti versioni di faccende che riguardano soltanto me.
Ecco perché vorrei una casa mia, solo mia. Solo li mi sentirei a casa davvero. Solamente lì avrei il me che vorrei stasera. E poter dire.. Home. Ho me.

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